Origini e primi nomi del gatto
Gli uomini iniziarono ad addomesticare il gatto nella zona africana detta Mezzaluna Fertile, che si estende dall’Egitto all’Iran. In Egitto, le persone coniarono i primi termini per indicare il felino. Gli antichi Egizi chiamavano il gatto con il termine onomatopeico miou o myeou, trascrivendo foneticamente il geroglifico del felino.
I Copti (cristiani d’Egitto e dell’Abissinia, oggi Etiopia) adattarono questo termine e chiamarono il gatto chau, nome che sopravvive ancora nel gatto selvatico dell’Egitto e dell’Asia (Felis chaus). Questa fase iniziale gioca un ruolo fondamentale nell’etimologia della parola gatto, che affonda le sue radici nella lingua e nella cultura egizia.
Nel V secolo a.C., lo storico greco Erodoto incontrò il gatto e lo nominò ailouros (da aiol e ouros, “bilancia coda”). Successivamente, i Greci usarono il termine gale, che indicava piccoli predatori come donnole o furetti, per designare i gatti.
Dall’antica Roma al Medioevo: evoluzione del termine
A Roma, le persone chiamavano il gatto selvatico felis, da cui derivano i termini “felino” e “felide”. Dal IV secolo d.C., usarono cattus, di derivazione africana (kadis) o celtica, per indicare il gatto domestico orientale introdotto nella città. Palladio fu il primo a usare scientificamente questo termine nel trattato De re rustica.
Anche la Bibbia – nel Libro di Baruch – menziona la parola cattus, sebbene con un significato diverso. Isidoro di Siviglia spiegò che cattus derivava da captare (“prendere”) o cattare (“avere vista acuta”). Nel VII secolo, gli studiosi usarono termini come musio, murilegus e muriceps (“cacciatore di topi”) per designare il gatto.
L’etimologia della parola gatto continua nel Medioevo e nelle lingue moderne: in italiano, il termine appare nei primi testi in volgare, e solo alla fine del 1200 compaiono derivati come gattino, gattaiola e gattamorta.
CATTUS sarà all’origine del nome del gatto nella maggior parte delle lingue europee:
cat in inglese,
Katze in tedesco,
kat in olandese,
gato spagnolo e portoghese,
chat in francese,
koscika in russo.